Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono definiti gli ospedali di comunità, ovvero strutture sanitarie di ricovero della rete di assistenza territoriale che svolgono una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.
Ne sono state previste 400 da realizzare entro il 2026 e dovranno essere interconnesse e tecnologicamente attrezzate. Il focus si sposta dagli ospedali a strutture intermedie rivolte a pazienti che, a seguito di un episodio di acuzie minore o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabili anche domicilio (assistenza e sorveglianza sanitaria continuativa, anche notturna).
In questo contesto si inserisce la discussione e il confronto che vogliamo innescare con questa tavola rotonda in cui verranno presentate le soluzioni per la gestione di questa tipologia di pazienti presso le proprie abitazioni o presso ospedali di comunità. Verranno analizzati quali servizi sarà possibile fornire, quali dati trattare e come renderli sicuri e affidabili. Non ultimo come questi assistenti digitali possano interfacciarsi con gli altri servizi connessi.
Dall’altra parte tecnologie simili possono essere di grande aiuto per gli operatori sanitari, in modo tale da ridurre stress ed errori.
L’appuntamento è per il 23 febbraio alle ore 16 presso t2i Trasferimento Tecnologico e Innovazione a Treviso in piazza delle istituzioni.
L’ingresso all’evento è gratuito.