Progettare con materiali certificati: cosa richiedono i progettisti
1 Agosto 2025Laboratori di prova e taratura accreditati, certificati di taratura con il logo ACCREDIA… ma in concreto, quale valore aggiunto offrono alle aziende? Scopriamo come la norma ISO/IEC 17025 e l’accreditamento ACCREDIA garantiscono risultati affidabili e sicurezza per il business.
Dietro le quinte dei laboratori: ISO 17025 e accreditamento spiegati
Chiunque abbia inviato uno strumento a tarare o un prodotto a testare avrà probabilmente notato dei riferimenti a ISO/IEC 17025 e ad ACCREDIA sui certificati ricevuti. Sono sigle e marchi che compaiono nei rapporti di prova, spesso accompagnati da numeri di accreditamento e diciture ufficiali. Per molti non addetti ai lavori, queste potrebbero sembrare mere formalità burocratiche. In realtà rappresentano l’architrave della fiducia nei risultati di misura e prova. Ma cosa significano esattamente e perché sono così importanti per le imprese?
ISO/IEC 17025 è la norma internazionale di riferimento che stabilisce i requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura. In parole semplici, è uno standard che definisce come deve essere organizzato e come deve operare un laboratorio affinché i dati che produce (misurazioni, analisi, tarature) siano accurati, affidabili e tracciabili. Copre aspetti come la formazione del personale, la taratura dei campioni di riferimento, le procedure operative, l’ambiente di laboratorio, l’assicurazione della qualità dei risultati e così via. Quando un laboratorio lavora in conformità a ISO 17025, significa che segue le migliori pratiche internazionali nel suo campo, riducendo al minimo errori e bias.
ACCREDIA, invece, è l’Ente Italiano di Accreditamento, ovvero l’organismo designato dal governo italiano (in ottemperanza a regolamenti europei) per accreditare i laboratori e gli organismi di certificazione. In pratica ACCREDIA verifica – attraverso audit e valutazioni periodiche – che i laboratori rispettino proprio quella norma ISO 17025. Solo se l’esito è positivo, concede il cosiddetto accreditamento: il laboratorio ottiene un numero di accreditamento e può utilizzare il marchio ACCREDIA sui certificati emessi per le prove coperte da tale accreditamento. Per le aziende, vedere il logo ACCREDIA e un numero di accreditamento su un certificato è l’equivalente di un bollino di garanzia: indica che quel rapporto di prova è stato rilasciato da un laboratorio valutato indipendentemente, competente e imparziale, conforme agli standard internazionali.
In sintesi, ISO 17025 è la regola del gioco, ACCREDIA è l’arbitro che controlla che la regola sia seguita. L’adesione volontaria (ma fortemente riconosciuta sul mercato) a questo schema fa sì che non tutti i laboratori siano uguali: un conto è un laboratorio qualsiasi che si autocertifica, un altro è un laboratorio accreditato. Quest’ultimo ha dovuto dimostrare a terzi di possedere personale qualificato, metodi validati, strumenti adeguati e campioni riferibili, e viene controllato regolarmente per assicurare il mantenimento di tali requisiti. Inoltre, in caso di accreditamento, il laboratorio si impegna formalmente su aspetti di imparzialità e riservatezza (non può avere conflitti di interesse con chi fornisce i campioni da testare, deve trattare i dati con confidenzialità, ecc.), tutte cose che un’azienda utente finale dà spesso per scontate ma che in realtà vengono garantite proprio da questo sistema.
Laboratorio accreditato: sinonimo di affidabilità e competenza
Per un’impresa manifatturiera o di servizi che utilizza i dati di laboratorio (risultati di prove, certificati di taratura), rivolgersi a un laboratorio accreditato ISO 17025 significa prima di tutto assicurarsi che tali dati siano precisi, affidabili e tracciabili. Ma che cosa comporta concretamente l’accreditamento sulla qualità del lavoro del laboratorio? Vediamolo dal punto di vista delle garanzie offerte:
- Misurazioni accurate e tracciabili: un laboratorio accreditato deve dimostrare la riferibilità metrologica delle proprie misure ai campioni nazionali o internazionali. Ciò significa che ogni taratura o prova effettuata è collegata, tramite una catena ininterrotta di confronti, agli standard primari (ad esempio, il campione primario di massa conservato all’INRIM per le tarature di bilance). Questo assicura che i numeri sul certificato non siano “campati in aria”, ma abbiano valenza universale. Un certificato ACCREDIA garantisce che le misurazioni riportate sono state eseguite con un livello di rigore tale da essere confrontabili ovunque nel mondo.
- Imparzialità e procedure controllate: l’accreditamento impone che il laboratorio operi senza pressioni commerciali che possano influenzare i risultati. Ad esempio, se un’azienda invia un prodotto da testare, il laboratorio accreditato deve fornire il risultato reale, anche se fosse sfavorevole, senza nessuna modifica. Le procedure di prova o taratura sono documentate dettagliatamente e validate. ACCREDIA controlla che vengano seguite alla lettera e che il personale sia addestrato a seguirle. Questo significa che un rapporto di prova accreditato è altamente ripetibile e affidabile: se la stessa prova venisse rifatta in un altro laboratorio accreditato analogo, nelle stesse condizioni, dovrebbe portare allo stesso esito entro le incertezze dichiarate. Per un’azienda questo è fondamentale, perché evita dispute (“il laboratorio X ha trovato questo, il laboratorio Y un altro valore… chi ha ragione?”). In genere, la parola di un laboratorio accreditato fa fede, proprio perché dietro c’è un sistema di controlli incrociati.
- Personale competente e attrezzature adeguate: per ottenere l’accreditamento, un laboratorio deve avere personale con qualifiche ed esperienza specifiche, e deve sottoporre a taratura tutti i propri strumenti campione a loro volta (c’è una catena di taratura). Inoltre partecipa a circuiti inter-laboratorio per confrontarsi con altri e verificare la correttezza dei propri risultati. Tutto ciò significa che i tecnici che maneggiano i vostri strumenti o testano i vostri prodotti sanno il fatto loro e dispongono di strumentazione all’avanguardia. Un laboratorio improvvisato, magari meno costoso, potrebbe non avere lo strumento giusto o la competenza per misurare accuratamente ciò che serve. Quello accreditato no: se dichiara di poter fare una prova/taratura, ACCREDIA ha verificato che ha i mezzi per farla correttamente.
- Validità legale e riconoscimento internazionale: i rapporti emessi sotto accreditamento hanno un valore riconosciuto ufficialmente. In alcuni casi, come per le tarature degli strumenti utilizzati in sistemi qualità certificati, è praticamente un requisito: ad esempio, uno stabilimento con certificazione IATF 16949 (settore automotive) o ISO 13485 (dispositivi medici) deve far tarare i propri strumenti preferibilmente presso laboratori accreditati, altrimenti durante gli audit dovrà fornire molte più evidenze. Un certificato ACCREDIA semplifica gli audit: gli enti ispettivi si fidano di quel logo, perché sanno cosa c’è dietro. Non solo: grazie agli accordi internazionali di mutuo riconoscimento (ILAC MRA), un certificato accreditato in Italia da ACCREDIA è riconosciuto in tutto il mondo come equivalente a quelli rilasciati dagli enti di altri Paesi. Questo è cruciale per chi esporta: se hai testato un prodotto in un laboratorio accreditato, il tuo cliente dall’altra parte del mondo accetterà quei risultati senza bisogno di ripetere le prove localmente. Per esempio, se produci componenti elettronici e hai un rapporto di prova EMC accreditato, potrai vendere più facilmente in paesi extra-UE dove richiedono rapporti riconosciuti internazionalmente.
- Miglioramento continuo e aggiornamento: i laboratori accreditati sono soggetti a sorveglianza periodica. Ciò li spinge a mantenere alta la qualità nel tempo e ad aggiornarsi costantemente. L’accreditamento non è “una volta per sempre”: viene rinnovato tipicamente ogni 4 anni, con visite annuali di controllo. Questo meccanismo fa sì che il laboratorio resti sempre sul pezzo, adeguandosi alle nuove versioni delle norme di prova, calibrando di nuovo i campioni prima della scadenza, formando il personale sulle nuove metodologie. In ultima analisi, l’azienda cliente beneficia di un partner tecnico sempre aggiornato e affidabile, senza doversi preoccupare ella stessa di capire se un certo test è stato fatto secondo l’ultima norma vigente – il lab accreditato lo sa e lo applica.
In parole povere, un laboratorio accreditato è sinonimo di qualità garantita. Come riassume efficacemente una descrizione: l’accreditamento certifica che il laboratorio ha tutti i requisiti necessari per garantire misurazioni precise, affidabili e tracciabili, con un alto livello di qualità e competenza. Ed è proprio questo che interessa alle imprese: potersi fidare ciecamente dei dati forniti, perché da essi dipendono decisioni importanti.
Vantaggi concreti per le imprese: dal controllo qualità al marketing
Capito cosa comporta a livello tecnico l’accreditamento di un laboratorio, resta da chiarire perché un’azienda dovrebbe preoccuparsene. Quali sono i benefici tangibili che un certificato accreditato (di taratura o prova) porta nel quotidiano di un’impresa? Vediamone alcuni:
- Qualità del prodotto e riduzione dei difetti: se gli strumenti di produzione sono tarati da un lab accreditato, le misure in linea sono affidabili, quindi i prodotti fuori specifica vengono individuati e scartati correttamente. Allo stesso modo, se i materiali in ingresso vengono testati da laboratori accreditati (o forniti con certificati di prova accreditati), l’azienda può essere sicura della loro conformità. Tutto questo si traduce in meno difetti sul prodotto finale, meno rilavorazioni, meno reclami. È difficile quantificare la pace dei sensi di sapere che un certo componente critico è stato provato secondo tutti i crismi – finché non capita un problema. A quel punto, avere dati accreditati significa anche poter indagare le cause con maggiore certezza, sapendo che non erano i test ad essere sbagliati ma eventualmente il processo.
- Credibilità verso clienti e autorità: presentarsi sul mercato dicendo “i nostri prodotti sono collaudati in laboratori accreditati” dà un immediato senso di serietà. Molti clienti, soprattutto quelli corporate o esteri, pretendono evidenze da laboratori accreditati. Ad esempio, se fornite componenti a un costruttore aeronautico, quasi sicuramente vi chiederà certificati di prova materiali da laboratori accreditati, altrimenti li farà rieseguire. Stessa cosa con la Pubblica Amministrazione: in gare e appalti pubblici, spesso i risultati di prova devono provenire da lab accreditati o ufficiali per essere accettati. Pertanto, un’azienda che già fornisce documentazione accreditata anticipa le richieste e si pone in una posizione di forza. Anche nelle certificazioni di prodotto (marchi CE, omologazioni varie), spesso uno dei requisiti è usare laboratori accreditati o notificati: rispettare questo criterio sin dall’inizio evita intoppi nei processi di certificazione.
- Audit più snelli e conformità normative: come accennato, chi ha certificazioni di sistema (ISO 9001, IATF 16949, ISO 22000, ecc.) o è sottoposto a ispezioni regolatorie (ASL, Ministeri) troverà che l’uso di laboratori accreditati semplifica enormemente le verifiche. Un auditor ISO 9001 che vede che tutti i certificati di taratura recano il marchio ACCREDIA sarà già soddisfatto al 90%, perché ciò assicura la tracciabilità e la competenza del servizio di taratura. Al contrario, se usate tarature “fatte in casa” o da fornitori non accreditati, dovrete dimostrare voi la competenza di chi le ha eseguite, presentare evidenze, procedure interne, ecc. In sostanza, affidarsi a laboratori accreditati è come avere un bollino blu che evita molte domande e scocciature in sede di audit. Lo stesso vale nei fascicoli tecnici per marcatura CE: inserire rapporti di prova accreditati dà maggior peso e credibilità alla documentazione tecnica di prodotto.
- Espansione sui mercati esteri: come già detto, grazie al mutuo riconoscimento internazionale, un rapporto di prova accreditato consente di evitare duplicazioni di test quando si esporta. Un esempio classico: un’azienda italiana testa i propri vetri di sicurezza in un laboratorio accreditato secondo ISO 17025 in Italia; quando andrà a venderli negli Emirati o in Sudamerica, quelle prove saranno considerate valide dalle autorità locali se l’ente di accreditamento italiano (ACCREDIA) ha l’accordo di mutuo riconoscimento con quello del Paese in questione – e così è, in quanto ACCREDIA aderisce agli accordi ILAC e EA. Questo fa risparmiare tempo e denaro, velocizzando l’entrata in nuovi mercati. È un vantaggio competitivo non da poco per chi esporta: le imprese che utilizzano laboratori non accreditati potrebbero dover rifare tutto da capo all’estero, con conseguenti ritardi e costi doppi.
- Tutela legale e contrattuale: in caso di dispute o controversie (con fornitori, con clienti), avere dalla propria parte dati misurati da laboratori accreditati è un asso nella manica. I risultati accreditati hanno valore probatorio molto forte. Pensiamo a una contestazione su un lotto di materia prima: l’azienda fornitrice sostiene che il materiale è conforme, il cliente no. Se il test di parte terza è stato fatto da un laboratorio accreditato, quel risultato farà fede più di qualsiasi prova casalinga. Spesso, sapendo ciò, le parti evitano addirittura la disputa: ci si accorda subito su far testare il campione a un lab accreditato e si accetta il verdetto. Questo approccio è prassi in molti settori. Dunque, l’impresa lungimirante, per cautelarsi, esegue fin da subito verifiche da laboratori qualificati, così da avere documenti con validità riconosciuta in tribunale se mai servisse.
- Miglior reputazione e marketing: l’accreditamento riguarda il laboratorio, ma riflette bene anche sui suoi clienti. Comunicare che “le nostre misure sono certificate da laboratorio accreditato” o esibire a un cliente il certificato con logo ACCREDIA fa percepire immediatamente un livello di professionalità superiore. È un messaggio implicito: ci teniamo al controllo di qualità e lo facciamo fare ai migliori. In alcuni settori tecnologici, le aziende inseriscono nei propri cataloghi o presentazioni i loghi degli enti con cui lavorano (in accordo con le policy): vedere ACCREDIA, ILAC MRA, etc., rassicura il potenziale cliente sulla serietà del fornitore. È un po’ come per un albergo mostrare le 5 stelle ottenute: un laboratorio accreditato è il “5 stelle” della metrologia e un’azienda che se ne avvale dimostra di puntare all’eccellenza.
In definitiva, per un’impresa lavorare con dati e servizi accreditati significa ridurre rischi e aumentare opportunità. Rischi ridotti di sbagliare misure, di incorrere in non conformità, di litigare con i clienti; opportunità aumentate di entrare in certi mercati, di convincere clienti esigenti, di superare audit senza intoppi. Non sorprende che i servizi svolti sotto accreditamento siano sempre più richiesti in svariati settori industriali, sia per scelta volontaria delle imprese, sia perché talvolta imposti dalle normative di settore. È un trend che va di pari passo con l’aumentare dell’attenzione globale alla qualità e sicurezza: prodotti migliori necessitano di controlli migliori e certificazioni solide.
Come riconoscere e sfruttare l’accreditamento a proprio vantaggio
Dal punto di vista pratico, un’azienda dovrebbe verificare sempre se il laboratorio a cui si rivolge è accreditato per la prova o taratura di interesse. Questa informazione è pubblica: sul sito ACCREDIA c’è l’elenco dei laboratori accreditati e le prove/tarature coperte dall’accreditamento. Inoltre ogni laboratorio accreditato fornisce, a richiesta, il certificato di accreditamento e l’allegato tecnico che elenca le prestazioni accreditate. Ad esempio, il Laboratorio Metrologico t2i è accreditato con numero 00154 Calibration: nell’allegato tecnico sono specificati tutti i tipi di strumenti che può tarare con accreditamento (micrometri, calibri, strumenti elettrici, ecc. con le relative incertezze). Analogamente il Laboratorio Prove Fisiche e Meccaniche di t2i (accreditato Testing 00154) ha un elenco prove accreditate. Consultare questi documenti aiuta a capire cosa il laboratorio può fare ufficialmente. Se avete bisogno di una prova non accreditata, nulla vieta di farla eseguire lo stesso – magari il laboratorio è competente anche se non formalmente accreditato in quell’area – ma sappiate che il rapporto risultante non avrà lo stesso peso di uno accreditato.
Quando ricevete un certificato di taratura o rapporto di prova, controllate la presenza del simbolo ACCREDIA e del numero di accreditamento. Solo in tal caso potete essere certi che il documento è coperto da accreditamento (salvo eccezioni di prove in ambiti non accreditati, dove per onestà non si mette il logo). Questa trasparenza è importante: diffidate di chi millanta accrediti ma poi non mette il logo sui certificati – potrebbe non essere accreditato affatto. In caso di dubbio, una ricerca sul database ACCREDIA fugherà ogni incertezza.
Infine, sfruttate l’accreditamento come leva competitiva. Se la vostra azienda produce qualcosa, fate in modo di ottenere per i vostri prodotti test report accreditati: li potrete allegare alle offerte e saranno un valore aggiunto riconosciuto dal cliente. Se vendete strumenti di misura, forniteli direttamente con certificato ACCREDIA (magari emesso dal lab t2i): è un servizio in più che vi differenzia. Se siete un’azienda certificata qualità, chiedetevi se state tarando tutto da laboratori accreditati; se la risposta è no, valutate seriamente il passaggio, perché probabilmente migliorerà il vostro punteggio e ridurrà le non conformità. Insomma, considerare l’accreditamento non come un costo in più ma come un investimento in fiducia può aiutare a prendere decisioni migliori.
Conclusione: qualità garantita, imprese più forti
ISO 17025 e ACCREDIA, in definitiva, sono garanzie che lavorano dietro le quinte per dare solidità alle basi tecniche del vostro business. Una misura affidabile, un test accurato, un certificato riconosciuto: cose che magari non “si vendono” in vetrina, ma che fanno la differenza tra un’azienda che improvvisa e una che eccelle. Per le imprese, capire il significato di questi termini e dare loro importanza strategica è un passo verso la maturità. Significa assicurarsi che le decisioni vengano prese su dati solidi, che i propri obblighi verso clienti e normative siano sempre coperti, e che la reputazione di qualità non sia mai offuscata da dubbi sulla validità di un test o di una taratura.
Nel percorso di crescita di un’azienda, arriva il momento in cui “misurare bene” diventa fondamentale. È lì che ISO 17025 e l’accreditamento mostrano tutto il loro valore: offrono un quadro di riferimento e un network di laboratori qualificati su cui poter contare ad occhi chiusi. Invece di dover sviluppare internamente ogni competenza, l’impresa può appoggiarsi a questi partner esterni certificati, focalizzandosi sul proprio core business con la tranquillità che gli aspetti di prova e taratura sono in mani sicure. È una forma di outsourcing dell’eccellenza: tu produci, io (laboratorio accreditato) ti do la certezza che quello che produci rispetta le specifiche.
In un mondo industriale sempre più complesso e interconnesso, avere dati affidabili e riconosciuti significa poter partecipare ai mercati globali senza barriere tecniche, significa poter innovare sapendo di poter validare le innovazioni con rigore scientifico, significa anche poter dormire sonni tranquilli quanto a compliance e controlli. Non è poco, per qualche sigla su un certificato! D’ora in poi, quando vedrete ACCREDIA e ISO 17025 sulle vostre carte, saprete che non sono solo acronimi: sono sinonimo di fiducia, competenza e qualità garantita. E per un’azienda, questo si traduce in vantaggi competitivi concreti, sia sul breve che sul lungo periodo.
In conclusione, investire nei rapporti con laboratori accreditati è investire nella robustezza della propria impresa. T2i lo sa bene, essendo esso stesso un laboratorio accreditato e al servizio delle aziende: per questo lavora ogni giorno seguendo i dettami di ISO 17025, così che i suoi clienti possano crescere sicuri su fondamenta di misure esatte. La prossima volta che avrete bisogno di una prova o di una taratura, fateci caso: scegliere un laboratorio accreditato come t2i non è solo una formalità, ma un passo strategico verso l’eccellenza. Con la qualità e la competenza certificate al vostro fianco, le vostre decisioni saranno più salde e il vostro percorso verso il successo ancor più lineare. Perché dietro ogni grande impresa, ci sono anche grandi misure – e grandi certezze – a supportarla.